Capodanno cinese 2021 - Anno del Bue
L’Istituto Confucio all’Università di Padova, diretto dal Prof. Giorgio Picci e da Yang Haibin, anche quest’anno si fa promotore di un ventaglio di eventi culturali organizzati per i festeggiamenti del Capodanno Cinese, che si terranno totalmente in modalità telematica e accessibili a tutti, vista l’impossibilità derivata dal particolare momento storico, di organizzare le celebrazioni che sono divenute ormai una tradizione per la cittadinanza padovana.
Negli ultimi cinque anni, Padova ha avuto modo di conoscere e celebrare il Capodanno lunare, conosciuto in Occidente come Capodanno Cinese, che viene detto anche Festa di Primavera e quest’anno cade il 12 febbraio 2021. Si tratta della più importante festività della tradizione cinese. La festa, che scandisce l'inizio del nuovo anno secondo il calendario lunare, è un momento molto atteso dalle numerose comunità cinesi sparse in tutto il mondo. In Cina, i festeggiamenti solitamente si protraggono per quasi un mese: iniziano con il Piccolo Anno, il periodo di preparativi prima della festa, continuano con la Festa di Primavera, che inizia con il primo giorno dell’anno nuovo e termina dopo una decina di giorni, e si concludono con la Festa delle Lanterne, che dura quattro giorni e segna la fine delle celebrazioni.
La famosa Danza del Drago e dei Leoni, cioè la tradizionale parata a ritmo battente dei tamburi che sfila per le strade della città e che anche Padova ha fatto propria, i canti tradizionali, l’esplosione roboante di fuochi d’artificio, e l’uso massiccio di decorazioni rosse, colore che simboleggia la fortuna e colore per eccellenza del Capodanno, sono tutti elementi immancabili dell’articolato rituale celebrativo che fa riferimento ad un’antica leggenda: il mostro Nian compare una volta l’anno e attacca i villaggi prendendo i bambini come bersaglio principale. Le danze e i vari riti servono a spaventare il mostro e a invocare i benigni Draghi cinesi, che assicureranno l’arrivo della fortuna nel nuovo anno.
Secondo l’astrologia cinese, ogni anno è contraddistinto da uno dei dodici segni animali prescelti dal Buddha. I dodici animali dello Zodiaco sono nell’ordine: il Topo, il Bue, la Tigre, il Coniglio, il Drago, il Serpente, il Cavallo, la Capra, la Scimmia, il Gallo, il Cane e il Maiale; ogni segno poi ritorna seguendo cicli di dodici anni. Questo 2021 si aprirà all’insegna del Bue, simbolo di abnegazione e diligenza nel lavoro, di pazienza, forza e testardaggine, con il significato di buon auspicio a lavorare sodo e con dedizione per poter poi vedere i risultati del proprio impegno sia fisico che mentale.
Venerdì 12 febbraio alle 21.00 verrà mandato in onda sul Canale Youtube dell’Istituto Confucio all’Università di Padova il Concerto della Guangzhou University School of Music and Dance Folk Orchestra.
Fin dalla sua fondazione avvenuta nel 2012, la Guangzhou University School of Music and Dance Folk Orchestra ha assunto il prezioso ruolo di promuovere la musica tradizionale della regione cinese del Guangdong sia all’interno dell’università che al di fuori, ottenendo ottimi risultati in diversi concorsi riservati alle orchestre professioniste, uno tra tutti il primo posto alla "Guangdong - Hong Kong - Macao Greater Bay Area Culture and Art Festival Series - University Campus Traditional Music Innovation Competition". Basandosi sulla cultura e la musica tradizionale del Guangdong, un’estesa regione a sud della Cina con il proprio particolare folklore, la Guangzhou University School of Music and Dance Folk Orchestra si è gradualmente formata come un’orchestra completa con uno stile unico dato dalla musica cantonese come peculiarità. Il ricco repertorio e la varietà di forme di esecuzione sono altri tratti fondamentali della sua unicità.
In allegato il libretto di sala per seguire il concerto.
Mercoledì 17 febbraio al 12.00 verrà inaugurato un mini-corso di dieci brevi lezioni dedicate alla pratica del Qigong che verranno rese disponibili ogni mercoledì alla stessa ora sul Canale Youtube e sulla pagina Facebook dell’Istituto.
Il corso sarà tenuto dal Maestro Liu Yuwei della Weisong ASD, scuola di arti marziali cinesi di Pordenone.
Qigong significa “coltivare la propria energia interna, lavorare sulla propria energia”. Si tratta di una serie di pratiche ed esercizi collegati alla medicina tradizionale cinese volti a facilitare ed a nutrire la circolazione dell’energia vitale Qi, per raggiungere uno stato di benessere psicofisico completo. Lavorare sulla propria energia interiore ha un grande valore preventivo, soprattutto per quelle malattie dovute all' indebolimento del sistema immunitario. La forma attraverso la quale si pratica il Qigong è quella di una ginnastica dolce. Si sviluppa attraverso un insieme di tecniche antichissime, ginniche e respiratorie, che permettono di prendere consapevolezza dell’energia vitale e di utilizzarla per sbloccare, rinforzare, guidare l’energia attraverso i meridiani che percorrono il nostro corpo, come insegna la medicina tradizionale cinese. Il rilassamento che ne deriva aiuta a sciogliere ed eliminare le tensioni accumulate. Il Qigong aiuta a mantenere l’armonia e l’equilibrio del nostro corpo. Il corso verterà in particolar modo sul Ba Duan Jin, una sequenza composta da 8 esercizi suddivisi in 2 parti. I primi 4 Jing lavorano sulla parte alta del corpo in particolare su polmoni, cuore, fegato, milza e reni. Gli altri 4 Jing lavorano sull’allungamento e il potenziamento delle gambe.
Venerdì 19 febbraio verrà inaugurata la galleria fotografia online “Lo Yunnan, a sud delle nuvole”. Le fotografie scattate dalla Prof.ssa Chelotti saranno visibili qui e rimarranno accessibili per un mese, fino al 19 marzo.
Dalle cime innevate dei Monti del Dragone che fanno da sfondo alla città di Lijiang, alle risaie terrazzate che contornano Dali e il lago Erhai, dove i Bai pescano con l'ausilio dei cormorani; dalla “città dell'eterna primavera”, Kunming, alla Foresta di Pietra, Shilin, caratterizzata da montagne calcaree carsiche formatesi più di 270 milioni di anni fa; dall’area tibetana di Zhongdian, lo Shangri-la dei cinesi, con le sue gole e le alte terre del nord, alle foreste tropicali dello Xishuangbanna: questo è lo Yunnan, regione nel Sud-ovest della Cina conosciuta per il suo territorio fortemente variegato e per la presenza di ben 28 minoranze etniche, che hanno mantenuto tradizioni e costumi pressoché intatti. In questa raccolta di fotografie scattate in parte nell’aprile 1987, anno del suo primo viaggio nello Yunnan, usando esclusivamente autobus locali, e in parte nel settembre 2015, durante un viaggio con un'amica da Kunming verso nord fino a Shangri-La, la Prof.ssa Luisa Chelotti ci mostra attraverso i suoi scatti la ricchezza paesaggistica e umana di questa regione unica nel suo genere, dove, nonostante il passare del tempo, rimane forte l'attaccamento alle tradizioni antiche.
Luisa Chelotti, nata a Ventimiglia, laureata in Scienze Geologiche e insegnante di Matematica ora in pensione, nutre fin da piccola un grande fascino per la Cina. E’ così che nel 1986 accompagna il primo gruppo alla visita della Cina Classica: Pechino, Xi’an, Guilin, Shanghai, Guangzhou. Seguiranno poi innumerevoli viaggi di lavoro come accompagnatrice turistica, ma anche viaggi di piacere, alla scoperta della Cina, dalle sue mete più visitate ai suoi angoli meno conosciuti e meno battuti. Tra il 1988 e il 1989 insegna Lingua Italiana a Xi’an presso la Scuola per il Turismo dello Shaanxi, esperienza che le permetterà di trovarsi in Cina proprio durante le proteste di Piazza Tienanmen. Frutto della sua grande conoscenza della Cina dal punto di vista turistico e culturale è la pubblicazione, avvenuta nel 2012 presso la Casa Editrice CLEUP di Padova del libro “CINA: Peregrinazioni sublimi nel Paese dei mille imperi”, corredato dai suoi scatti nel Regno di Mezzo. Tra le sue pubblicazioni annovera anche “Guida di Xian e Shaanxi” , una piccola guida della città pubblicata presso la Casa Editrice di Turismo e creata sulla base delle lezioni tenute ai suoi studenti, future guide turistiche. Ha pubblicato inoltre numerosi articoli sui suoi viaggi e sulla Cina sulla rivista L’Universo dell’I.G.M. (Istituto Geografico Militare) di Firenze.
Per visionare la mostra cliccare Lo Yunnan, a sud della nuvole
Giovedì 25 febbraio alle 17.00 si aprirà un ciclo di interventi su diversi aspetti della cultura cinese. Ogni lezione verrà tenuta sulle piattaforme GoogleMeet o Zoom dell’Istituto e avrà una durata di un’ora, della quale 45 minuti saranno riservati dalla spiegazione e 15 minuti saranno riservati alle domande e alle curiosità del pubblico.
Il primo intervento, che si terrà appunto il 25 febbraio alle 17.00, si intitolerà “Le diverse etnie della Cina”, relatrice la Prof.ssa Luisa Chelotti.
Martedì 9 marzo alle 17.00 – “ I deserti del Nord e le due Vie della Seta” - Prof.ssa Luisa Chelotti
Martedì 23 marzo alle 17.00 – “Five Elements and our Well-being” – intervento in lingua inglese del Dott. Zhao Rui, medico di medicina tradizionale cinese presso lo Shandong Hospital e membro dell'Associazione Health&Care A.P.S. e A.S.D. di Padova, che si collegherà direttamente dalla Cina e ci illustrerà la legge dei cinque elementi nella medicina tradizionale cinese e la correlazione tra malessere fisico e aspetti emozionali.
Martedì 30 marzo alle 17.00 – “I benefici del Taiji e del Qigong” – intervento della Maestra Wang Xiaohui dell’Associazione Health&Care A.P.S. e A.S.D. di Padova, che spiegherà l’aiuto che può dare la costante e abituale pratica di queste due arti marziali lente ma rigorose al nostro benessere psicofisico.
(Sono in corso di definizione due interventi relativi alla filosofia cinese).