Lo Yunnan, a sud delle nuvole

Galleria fotografica online "Lo Yunnan, a sud delle nuvole", scatti della Prof.ssa Chelotti

 

L'Istituto Confucio inaugura oggi 19 febbraio una galleria fotografica in una modalità inedita, dettata dal particolare periodo nel quale ci troviamo. L'iniziativa, in collaborazione con la Guangzhou University, è patrocinata dall'Università degli Studi di Padova e si inserisce tra le iniziative, tutte online e accessibili a tutti, pensate per dare il benvenuto all'Anno del Bue.

La galleria "Lo Yunnan, a sud delle nuvole" raccoglie alcune fotografie della Prof.ssa Lucia Chelotti scattate in parte nell'aprile del 1987, anno del suo primo viaggio nello Yunnan, usando esclusivamente autobus locali, e in parte nel settembre del 2015, durante un viaggio con un'amica da Kunming verso nord fino a Shangri-La. 

Attraverso i suoi scatti, la Prof.ssa Chelotti ci parla della ricchezza paesaggistica e umana di questa regione unica nel suo genere, dove, nonostante il passare del tempo, rimane forte l'attaccamento alle tradizioni e agli antichi costumi.

Luisa Chelotti, nata a Ventimiglia, laureata in Scienze Geologiche e insegnante di Matematica ora in pensione, nutre fin da piccola un grande fascino per la Cina. E' così che nel 1986 accompagna il primo gruppo alla visita della Cina Classica: Pechino, Xi'an, Guilin, Shanghai, Guangzhou. Seguiranno poi innumerevoli viaggi di lavoro come accompagnatrice turistica, ma anche viaggi di piacere, alla scoperta della Cina, dalle sue mete più visitate ai suoi angoli meno conosciuti e meno battuti. Tra il 1988 e il 1989 insegna Lingua Italiana a Xi'an presso la Scuola per il Turismo dello Shaanxi, esperienza che le permetterà di trovarsi in Cina proprio durante le proteste di Piazza Tiananmen. Frutto della sua grande conoscenza della Cina dal punto di vista turistico e culturale è la pubblicazione, avvenuta nel 2012 presso la Casa Editrice CLEUP di Padova, del libro "CINA: Peregrinazioni sublimi nel Paese dei mille imperi", corredato dai suoi scatti nel Regno di Mezzo. Tra le sue pubblicazioni annovera anche "Guida di Xian e Shaanxi", una piccola guida della città pubblicata presso la Casa Editrice di Turismo e creata sulla base delle lezioni tenute ai suoi studenti, future guide turistiche. Ha pubblicato inoltre numerosi articoli sui suoi viaggi e sulla Cina sulla rivista L'Universo dell'I.G.M. (Istituto Geografico Militare) di Firenze.

Lo Yunnan è una regione molto variegata, caratterizzata da aree che si differenziano per storia, clima e situazione geografica, ed è abitata da ben 28 diverse etnie, che hanno mantenuto tradizioni e costumi pressoché intatti, visibili in particolare nella bella campagna con i suoi piccoli villaggi dall'architettura tradizionale. 

Lo Yunnan è situato nella parte sud-occidentale della Cina e confina a sud con il Vietnam e il Laos, a ovest con il Myanmar e a nord con il Sichuan e il Tibet.

Più di un terzo della popolazione appartiene a numerose etnie: Zhuang, Hui, Yi, Miao, Naxi, Jinpo, Bulang, alcune delle quali vivono a cavallo delle frontiere con il Laos e il Vietnam. Molte sono composte da poche migliaia di individui, come i Bulang nello Xishuangbanna e i Naxi nel Lijiang; altre invece sono numericamente più consistenti, come i Dai dello Xishuangbanna, i Bai del Lago Erhai, gli Yi delle gole profonde del Nord ovest. 

Lo Yunnan è quindi una regione molto ricca sia dal punto di vista paesaggistico che ambientale e umano, perciò molto interessante da visitare. Una buona conoscenza del territorio può essere acquisita visitando le seguenti aree: 

- l'area di Kunming, la "città dell'eterna primavera", e della Foresta di Pietra, Shilin, caratterizzata da montagne calcaree carsiche formatesi più di 270 milioni di anni fa;

- la città di Dali e il Lago Erhai, contornato da curatissimi campi di riso e dove i Bai pescano con l'ausilio dei cormorani. Qui il clima è sempre mite;

- l'area tibetana di Zhongdian, lo Shangri-La dei cinesi, con le sue gole e le alte terre del nord. Si tratta dell'ultima zona prima del Tibet ed è situata a 3.200 m di quota; da qui inizia il mondo tibetano. Dequen, annidato in una valle laterale del fiume Mekong, è l'ultimo villaggio prima del confine con il Tibet. Ad ovest del villaggio si erge il Kawa Karpo, alto 6.740 , la vetta più alta della regione. I trekking in questa zona consentono di avere un contatto più stretto con le popolazioni locali. Il periodo migliore per visitare questa zona è tra luglio e agosto;

- il Lijiang con le sue case tipiche, i Monti del Dragone che ne fanno da sfondo e i Naxi con la loro antica scrittura pittografica; 

- le foreste tropicali dello Xishuangbanna con la Festa delle Acque in aprile.

 

Giovedì 25 febbraio alle 17.00, la Prof.ssa Chelotti ci parlerà dei suoi viaggi e dell'intimo contatto avuto con le popolazioni locali dei luoghi da lei visitati, in un incontro telematico su GoogleMeet dal titolo “Le diverse etnie della Cina”.

Tags: