Padova Chinese Film Festival, dal 7 al 10 febbraio 2022
Dal 7 febbraio al 10 febbraio l'Istituto Confucio all'Università di Padova organizza il "Padova Chinese Film Festival", evento principale di "Padova festeggia l'Anno della Tigre - Capodanno Cinese 2022", ventaglio di iniziative, tutte ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, per le quali si tornerà in presenza, in ottemperanza delle misure per il contrasto e la diffusione del virus covid-19 vigenti nelle date degli eventi proposti.
Si tratterà di una rassegna dedicata alla cinematografia cinese che si articolerà in quattro serate consecutive di proiezioni gratuite presso il Multisala Porto Astra, Sala 8 "Fronte del Porto", a partire dalle 21.00. Tutti i film saranno in lingua originale (cinese o cantonese) con sottotitoli in italiano.
Da non perdere è la conferenza "Il cinema cinese contemporaneo a Padova", tenuta dal Prof. Marco Dalla Gassa, professore associato presso l'Università Ca' Foscari di Venezia dove insegna "Analisi del film", "Teorie del cinema" e "Cinema e culture visuali", che si terrà lunedì 7 febbraio alle ore 17.30 in Aula Nievo, Palazzo Bo. La conferenza si offre come approfondimento sul cinema cinese contemporaneo e le sue tematiche principali e mira a introdurre il pubblico ai film che verranno proiettati nelle serate del "Padova Chinese Fim Festival" che inizierà la sera stessa, aiutandone la contestualizzazione e la comprensione. La conferenza si svolgerà in presenza e sarà possibile partecipare in contemporanea via Zoom inserendo queste credenziali:
ID riunione: 817 6826 9182
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Lunedì 7 febbraio la rassegna si aprirà con il film Better days (少年的你, 2019, Hong Kong, in lingua originale con sottotitoli in italiano; regia di Derek Tsang), che ha avuto un grande successo di pubblico in Cina, dove ha stabilito un vero e proprio record d’incassi. Il film è stato girato in buona parte nella città di Chongqing, che nella finzione del racconto assume il nome di Anqiao. Romanzo di formazione nero ed espressionista, Better days racconta la parabola di Chen Nian, giovane studentessa prossima al gaokao (il severissimo esame di ammissione all’università cinese), la cui esistenza è interamente tesa tra il feroce bullismo dei compagni di scuola e la ricerca di un’identità sempre più smarrita.
Martedì 8 febbraio sarà la volta de Il lago delle oche selvatiche (南方车站的聚会, 2019, Cina, in lingua originale con sottotitoli in italiano; regia di Diao Yinan). Si tratta di un noir contemporaneo, pensato e realizzato nel solco dei grandi nomi del genere, ma con una connotazione contemporanea di superbo impatto. Film di colori fluorescenti e di ombre fiamminghe, Il lago delle oche selvatiche ruota intorno alla vita di due emarginati del mondo criminale, Zhou e Liu, in fuga da un passato ingombrante e da un presente ostile, sullo sfondo di una periferia urbana dal sapore gotico.
La terza sera, mercoledì 9 febbraio, si assisterà alla proiezione di White Snake (白蛇: 缘起, 2019, Cina, in lingua originale con sottotitoli in italiano; regia di Amp Wong e Zhao Ji), primo kolossal cinese in computer animation in coproduzione con la Warner. Il film unisce fantasy, musical e romance ispirandosi a una celebre leggenda popolare che vede protagonista un giovane cacciatore di serpenti che si innamora di una misteriosa ragazza nel contesto di un mitico passato. Campione d’incassi in patria, è stato candidato nella categoria Miglior film di animazione per l’edizione 2020 degli Oscar.
Giovedì 10 febbraio la rassegna si chiuderà con Hong Kong Express (重庆森林, 1994, Hong Kong, in lingua originale con sottotitoli in italiano; regia di Wong Kar-wai).
L’intreccio di due storie d’amore; un’indimenticabile avventura metropolitana che si muove tra due canzoni simbolo, California Dreamin' dei The Mamas & The Papas e Dreams dei Cranberries; un film che nonostante la sua leggerezza si identifica come un'opera disarmante per la sua unicità, che ritrae la complessità degli affetti in un mondo contemporaneo consumista che viaggia a ritmo accelerato. Ritorna in sala dopo anni, recentemente restaurato in 4K, il film che ha fatto conoscere il cineasta di Hong Kong al pubblico mondiale a metà degli anni ’90. Un cult, un’indimenticabile capolavoro come chiusura degna della prima edizione del Padova Chinese Film Festival.
Sigilli della rilevanza dell'evento per la città di Padova sono il patrocinio del Comune di Padova e dell'Università degli Studi di Padova.
Valore aggiunto per l’evento patavino è il patrocinio del Far East Film Festival, annuale manifestazione europea dedicata al cinema popolare asiatico per eccellenza e definita “la più ricca rassegna di cinema dell’Estremo Oriente in Europa”.
Già nel 2016 l’Istituto Confucio all’Università di Padova aveva proposto una kermesse cinematografica presso il Multisala Porto Astra, il “Festival CinaCinema”, con un notevole riscontro di pubblico. L’Istituto Confucio all’Università di Padova vuole quindi riproporre l’iniziativa portando all’attenzione degli spettatori alcuni dei titoli che hanno incontrato il gusto del pubblico più grande del mondo, con una particolare attenzione alle mode, ai personaggi, ma anche alle “firme” che arricchiscono il panorama dell’industria cinematografica cinese. La Cina rappresenta un osservatorio privilegiato sui gusti, le avanguardie e addirittura le storie che talvolta rimbalzano anche nel contesto europeo. Sulla scia dell’interesse per il cinema cinese, l’Istituto Confucio all’Università di Padova punta a porre le basi per un Padova Chinese Film Festival a cadenza annuale.