4° Padova Chinese Film Festival, 6-13-19 e 27 febbraio 2025
Con l'Anno del Serpente il Padova Chinese Film Festival arriva alla sua quarta edizione: una rassegna dedicata alla cinematografica cinese che punta a riproporsi anche negli anni a venire come occasione per far scoprire al pubblico padovano pellicole raramente conosciute.
Il Padova Chinese Film Festival si inserisce tra gli eventi del Padova festeggia l'Anno del Serpente - Capodanno Cinese 2025, una serie di iniziative culturali, tutte ad ingresso gratuito, organizzate dall'Istituto Confucio all'Università di Padova con il sostegno della Guangzhou University, in collaborazione con il Comune di Padova e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Padova.
La kermesse propone quattro serate non consecutive di proiezioni gratuite presso il Cinema Lux di Padova, in viale Felice Cavallotti 9. L'ingresso in sala sarà gratuito, senza prenotazione e garantito fino all'esaurimento dei posti a disposizione. Le proiezioni inizieranno alle 21.00.
Giovedì 6 febbraio la rassegna si aprirà con “Angeli perduti” (堕落天使, Hong Kong 1995, regia di Wong Kar-wai). Il film mette in scena due piccole storie, afferenti all'universo di “Hong Kong Express”, film proiettato durante la stessa rassegna nel 2022, che crescono e, quasi magicamente, danno vita a un altro capolavoro. Due piccole storie di “angeli caduti”, non perduti come vorrebbe il titolo italiano, che crescono e disegnano due grandi ritratti di solitudini metropolitane. “Fallen Angels”, questo il titolo originale, ci svela il lato pop e postmoderno di Wong Kar Wai, capace di sensualità e di aggressività, e di cambiare sguardo e stile, con la macchina da presa che viaggia dentro il buio di una città deserta e dentro il buio delle sue anime, non meno deserte.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Giovedì 13 febbraio il cartellone prevede la proiezione di “Full River Red” (满江红, Cina 2023, regia di Zhang Yimou), che ha chiuso il Far East Film Festival del 2023, una pellicola difficilmente classificabile poiché sembra racchiudere elementi di tutti i film diretti da Zhang Yimou precedentemente. Poco prima dell'alba viene scoperto un cadavere; è un delegato della dinastia Jin. Sono passati cinque anni dalla morte del generale della dinastia dei Song meridionali (1127-1279) Yue Fei; il primo ministro in carica Qin Hui guida migliaia di guardie imperiali ai confini dell'Impero per incontrare la delegazione della dinastia JIn. Il primo ministro e l'esercito vengono accolti quando ormai è notte ed è in questo lasso di tempo che si compie l'omicidio al quale seguiranno ricerche frenetiche, interrogatori e torture corporali in una storia di intrighi politici, amori e tradimenti. Un film d’azione in costume, un dramma storico, una storia d’amore, una commedia e un giallo. Sembrerebbe un’assurda accozzaglia di generi se non ci fosse la sapiente mano di Zhang Yimou, regista e co-sceneggiatore che non ha bisogno di presentazioni. Un successo che corona i suoi 35 anni di carriera e che sembra voler condensare, autoproclamandosi, i generi che lo hanno reso celebre.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Mercoledì 19 febbraio sarà la volta di “Song of Silence” (杨梅洲, Cina 2012, regia di Chen Zhuo), film d’esordio del regista che ha scosso il Far East Film Festival del 2012 e prodotto dall’italiano Gianluigi Perrone, un film drammatico che racconta di Jing, un’adolescente sordomuta che deve fare i conti con difficili relazioni familiari. Basato su una storia vera e ambientato nello Hunan, provincia natale del regista, il film è interpretato da attori per lo più non professionisti che parlano il dialetto locale.
Per maggiori informazioni su Song of Silence, vedi qui
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.
La kermesse cinematografica si concluderà giovedì 27 febbraio con la proiezione di un film epico, “Addio mia concubina” (霸王别姬,Cina 1993, regia di Chen Kaige), tratto dall'omonimo romanzo della scrittrice Lilian Lee, vincitore della Palma d’Oro come miglior film al 46° Festival di Cannes e candidato all’Oscar come miglior film straniero. Shitou e Douzi sono due bambini che crescono insieme e diventano famosi attori dell'Opera di Pechino. Il primo si specializza in ruoli maschili, mentre il secondo in ruoli femminili. Il titolo del film è proprio l'opera che li consacra. Douzi anche nella vita è innamorato di Shitou, mentre Shitou sposa una prostituta facendo ingelosire l'amico. Le loro vite e la loro travagliata amicizia si intrecciano con la Storia: dall’invasione giapponese, al potere del Kuomintang, al Partito Comunista e alla Rivoluzione Culturale. Ogni epoca porta con sé nuovi rischi e precari equilibri relazionali. Un film che ha fatto la storia della cinematografia Cinese.
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano.