Capodanno cinese 2020 - Anno del Topo

L'Istituto Confucio all'Università di Padova anche per l'anno 2020, Anno dello Scambio Culturale e Turistico Italia-Cina, si fa promotore di numerosi eventi culturali organizzati per festeggiare il Capodanno cinese.

Il Capodanno lunare, detto anche Festa di Primavera e in Occidente noto al pubblico come Capodanno cinese, è una delle più importanti festività tradizionali cinesi e quest'anno cadrà il 25 gennaio 2020. La festa, che celebra l'inizio del nuovo anno secondo il calendario lunare, è un momento molto atteso dalle innumerevoli comunità cinesi sparse in tutto il mondo.

In ossequio ai dettami dell'astrologia cinese, ogni anno è contrassegnato da un segno animale tra i dodici prescelti dal Buddha, segno che poi si ripropone seguendo cicli dodicennali. I dodici animali dello Zodiaco sono nell'ordine: Topo, Bue, Tigre, Coniglio, Dragone, Serpente, Cavallo, Capra, Scimmia, Gallo, Cane e Maiale. Il Topo, animale simbolo del Capodanno cinese di questo 2020, è il primo animale dello Zodiaco - un nuovo ciclo avrà quindi inizio - ed è simbolo e augurio di grande ambizione e determinazione verso il raggiungimento dei propri obiettivi.

Moltissime le novità in serbo dall'Istituto Confucio all'Università di Padova per questo anno che si apre all'insegna del segno del Topo.

 

PADOVA FESTEGGIA L'ANNO DEL TOPO - 24/25/26 GENNAIO

A Padova, città che ormai da cinque anni festeggia il Capodanno cinese, sono previste tre grandi eventi, tutti aperti al pubblico e ad ingresso libero, organizzati dall'Istituto Confucio all'Università di Padova e dalla Guangzhou University, con il patrocinio del Comune di Padova, dell'Università di Padova, del Conservatorio Cesare Polini e dell'Istituto Confucio Ca' Foscari di Venezia.

 

Venerdì 24 gennaio 2020 alle 21.00 all'Auditorium Pollini di via Cassan si esibirà in un concerto ad ingresso libero la Lingnan XiuNu Chinese Orchestra 岭南秀女乐团. Si tratta di un'orchestra tutta al femminile che, con i caratteristici abiti tradizionali, suonerà alcuni antichi strumenti cinesi classici come la pipa (liuto cinese a quattro corde), la guzheng (arpa cinese), lo erhu (il "violino" cinese a due corde), il gaohu, lo zhongruan, lo yangqin e le percussioni.

L'orchestra, unico gruppo musicale professionista della Cina che si concentra sulla musica tradizionale del Lingnan che ha le sue radici nella regione del Guangdong, allieterà il pubblico in un percorso di suoni e melodie: un vero e proprio viaggio nella musica tradizionale classica cinese. Il concerto all'Auditorium Pollini inaugurerà la prima tournée italiana dell'Orchestra che farà tappa, grazie all'Istituto Confucio all'Università di Padova, anche a Pordenone, Ferrara e San Marino. L'Orchestra in passato si è già esibita in Messico, in Grecia, in occasione del dodicesimo anniversario del Macao Culture and Art Centre, al Forum on China-Africa Cooperation (FOCAC), al concerto per la Giornata Nazionale del Kuwait, alla China Innovation Conference del 2017, e in molte altre occasioni ed eventi su larga scala. La Lingnan XiuNu Chinese Orchestra è riconosciuta come rappresentante della Nuova Scuola del Lingnan e i suoi membri provengono tutti da scuole di musica professionali, tre cui il Xinghai Conservatory of Music e la South China Normal University School of Music. Nel 2017 la Xingwen Records ha pubblicato il famoso album che porta lo stesso nome del gruppo e che propone tracce di musica popolare che si mescola alla musica cinese nazionale che fa da pilastro. L'album porta la firma del compositore e arrangiatore Liang Jun e del musicista Han Chengguang.

 

Sabato 25 gennaio alle 18.00 alla Libreria Minerva in via del Santo, si terrà l'inaugurazione della mostra fotografica "Cina 1978. Appunti di viaggio" firmata dal fotografo Paolo Gotti.

La mostra, aperta al pubblico con ingresso libero, sarà visitabile fino al 3 febbraio dal lunedì al sabato, 9.30-12.30 e 16.00-19.00.

Le suggestive immagini in bianco e nero sono frutto di un viaggio d'inchiesta voluto dall'Istituto politico culturale Edizioni Oriente di Milano che coprì la parte settentrionale del Paese, partendo dalla capitale Pechino per poi toccare le città di Dalian, Shenyang, Changchun, Harbin e i pozzi di petrolio di Daqing, fino ai confini con la Manciuria. L'indagine si inserì in all'interno di una situazione politica segnata dai clamorosi avvenimenti seguiti all'arresto della "Banda dei Quattro" che rappresentò la fine più evidente della Rivoluzione Culturale, lanciata da Mao nel 1966 contro le strutture del Partito Comunista Cinese. L'obiettivo del viaggio era quello di comprendere quanto stava accadendo e le ragioni che avevano scatenato un'inversione di rotta che avrebbe portato nel tempo a un nuovo schieramento del Paese sullo scacchiere internazionale, ma questo avveniva registrando non tanto i luoghi della politica quanto piuttosto quelli frequentati dalla gente comune: fabbriche, scuole e asili, quartieri urbani e zone rurali. Le immagini scattate da Paolo Gotti immortalano alcuni tra gli aspetti più singolari della società cinese di quarant'anni fa, visti attraverso l'emozione di uno sguardo occidentale: dai mezzi di trasporto spesso bizzarri e improvvisati alle insegne disegnate con i gessetti e ai grandi pannelli illustrati con fumetti promozionali, dalle ricamatrici tradizionali alle esercitazioni delle soldatesse armate di fucile, dalle scuole speciali per bambini ipovedenti alle fabbriche, come quelle dei locomotori che avrebbero portato in futuro il Paese a diventare la potenza economica che è oggi. L'esposizione nasce dalla riscoperta dell'archivio relativo a quel viaggio, che nel 2018 ha riconosciuto a Paolo Gotti l'assegnazione del Premio UVA promosso dall'Università di Verona.

 

Domenica 26 gennaio si terrà la tradizionale e immancabile parata della Danza del Drago con un rinnovato percorso: partenza alle ore 15.00 da Palazzo Moroni, corteo su via Roma fino ad arrivare in Prato della Valle - lobo Santa Giustina (intorno alle 16.00), dove avranno luogo la Danza dei Leoni e un entusiasmante spettacolo di arti marziali.

Ben due Dragoni, capitanati dal Maestro di arti marziali Liu Yuwei della Weisong School di Pordenone, daranno sfoggio di tutta la loro suggestiva bellezza e si esibiranno in danze e battaglie accompagnati dai salti dei Leoni che balleranno al ritmo incessante del grande tamburo suonato con forza per scacciare gli spiriti maligni, secondo i precetti tradizionali. Forte del training intensivo con i Maestri Zhao Weibin e Gong Bingwei della Guangzhou Dragon and Lion Association e tra i più importanti maestri di danza del drago al mondo, la Weisong School si esibirà in virtuosistiche esibizioni in un nuovissimo repertorio di acrobazie.

 

CAPODANNO CINESE ALL'AEROPORTO INTERNAZIONALE MARCO POLO DI VENEZIA - 22 GENNAIO

Mercoledì 22 gennaio all'Aeroporto Internazionale Marco Polo di Venezia si festeggerà il Capodanno cinese, in un'ottica di sempre maggiore attenzione ai flussi di passeggeri cinesi, ai quali già oggi lo scalo dà il benvenuto con una serie di servizi dedicati e identificati nella certificazione "Welcome Chinese", ottenuta dall'Aeroporto nel novembre 2017.

L'evento, reduce dal grandissimo successo dell'anno scorso, organizzato dal GRUPPO SAVE e dall'Istituto Confucio all'Università di Padova, in collaborazione con l'Istituto Confucio Ca' Foscari di Venezia, avrà luogo nell'area landside dell'aeroporto, accessibile a tutti, e rallegrerà e stupirà i tanti passeggeri in partenza dall'Aeroporto di Venezia. Il programma prevede una giornata di danze (danza del drago e danza dei leoni), arti marziali, concerti con strumenti tradizionali, workshop culturali e omaggi portafortuna per tutti accompagnati dalla squisita gentilezza e accoglienza, fiore all'occhiello della millenaria cultura cinese.

Per celebrare il 2020, Anno della Scambio Culturale e Turistico Italia-Cina, verrà allestito il China Corner che sorprenderà il visitatore con una selezione di antichi abiti cinesi finemente confezionati dallo Shandong Vocational Institute of Fashion Technology 山东服装职业技术学院  e che rimarranno in esposizione dal 22 gennaio al 25 febbraio.

 

PORDENONE E FERRARA FESTEGGIANO L'ANNO DEL TOPO - 28 e 29 GENNAIO

L'Istituto Confucio all'Università di Padova porterà lo spettacolo della Lingnan XiuNu Chinese Orchestra 岭南秀女乐团 anche a San Marino, Pordenone e Ferrara.

L'Orchestra si esibirà a San Marino il 25 gennaio nell'Auditorium della Sala Polivalente di Serravalle.

A Pordenone il concerto si terrà martedì 28 gennaio alle ore 21.00 nell'ex Chiostro San Francesco, grazie alla Weisong School di Pordenone che nel 2017 è diventata punto di insegnamento dell'Istituto Confucio, e con il patrocinio del Comune di Pordenone.

Ferrara ospiterà la Lingnan XiuNu Chinese Orchestra mercoledì 29 gennaio alle 16.30 nella splendida cornice della Sala delle Carte Geografiche del Museo Archeologico Nazionale, grazie al Liceo Carducci di Ferrara, punto di insegnamento dell'Istituto di lunga data, e con il patrocinio del Comune di Ferrara e della Provincia di Ferrara.

Tutti gli eventi sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

  

 

ROVIGO FESTEGGIA L'ANNO DEL TOPO - 19 GENNAIO

I festeggiamenti verranno aperti dall'evento organizzato in collaborazione con la Classe Confucio "E. De Amicis" - Rovigo con il patrocinio della Città di Lendinara, domenica 19 gennaio dalle 15.00 alle 16.30 presso la Cittadella della Cultura di Lendinara nella Biblioteca comunale "Gaetano Baccari".

Numerosi laboratori porteranno la cittadinanza alla scoperta della cultura cinese: canti e poesi della tradizione popolare, la cerimonia del tè, dimostrazioni dell'arte delle calligrafia cinese, intaglio della carta e nodi cinesi. Inoltre, gli studenti della scuola primaria e secondaria dell'Istituto Comprensivo di Lendinara si esibiranno pubblicamente con canti tradizionali in lingua cinese.

 

 

 

 

 

 

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